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Amfissa, L’antica amante del dio Apollo

Amfissa, L’antica amante del dio Apollo

Amfissa è una cittadina greca ricca di storia, situata nella regione della Focide, e fa parte del comune di Delfi. Questo luogo, incastonato tra i monti Giona e Parnaso, vanta una storia millenaria, essendo stata un’importante città dell’antica tribù greca dei Locri Ozoli. Il suo passato si intreccia con miti e leggende; una di queste narra che il nome Amfissa derivi da quello della figlia di Macar e amante del dio Apollo o forse proprio la sua vicinanza al santuario di Delfi dedicato al dio.

Museo archeologico di Amfissa

Il Museo archeologico di Amfissa presenta reperti provenienti da Amfissa e dai suoi dintorni. Il ruolo delle donne e il loro modo di vivere sono sottolineati nella mostra.

Tra i numerosi ex voto del santuario, spiccano per qualità artistica e varietà di tipologie le protomi (busti fittili rappresentanti una dea). Sembra che i busti fossero appesi da un foro posto alla sommità sui muri dei templi e delle case, nei quartieri femminili (gynaikonites). I colori ricchi mettevano in risalto i dettagli del viso e dei capelli, che solitamente erano coperti da un copricapo cilindrico (polas) o da un velo tenuto fermo da una corona (stefani). I busti più antichi trovati a Kirra risalgono al VI secolo a.C. e furono importati da Corinto, tuttavia, la maggior parte dei busti provenienti da questo sito risalgono al V secolo e furono realizzati in laboratori locali chiaramente influenzati dai noti centri artistici di Chios, Paros, l’Attica e, soprattutto, il Peloponneso settentrionale. Inoltre, è esposta una collezione di circa 800 teste di statuette femminili raffiguranti vari tipi di acconciature.

tempo di lettura 5 minuti.

Amfissa, Unità comunale di Amfissis, Comune di Delfi, Unità regionale della Focide, Regione della Grecia centrale, Amministrazione decentrata della Tessaglia – Grecia centrale, 331 00, Grecia

Museo archeologico di Amfissa

Tempo impiegato per la visita 1h
50%

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La collezione permanente del Museo archeologico di Amfissa contiene reperti provenienti dalla città di Amfissa e da altri siti nella Prefettura di Focide, che anticamente appartenevano al territorio di Locri occidentale, Etolia, Focea, Oitaia e a quello dei Dori. Questi reperti risalgono dall’antica età del bronzo alla tarda antichità (2800 a.C.-VI secolo a.C.).

La mostra occupa entrambi i piani e il cortile dell’edificio. Il piano terra espone reperti provenienti da scavi di soccorso del Decimo Eforato delle antichità preistoriche e classiche nella Prefettura di Focide e da precedenti scavi della Scuola francese ad Atene (1936-1937). Queste esposizioni sono raggruppate in base al luogo del ritrovamento. La mostra al primo piano è divisa in unità tematiche che illustrano diversi aspetti della storia di Amfissa e della sua regione. Sempre a questo piano si trova un’interessante mostra sulla storia della monetazione. Testi esplicativi e mappe completano l’esposizione.

– Reperti archeologici di Kirra (Piano terra, Spazio A)
La prima unità espositiva presenta i reperti dell’insediamento preistorico di Kirra vicino al porto, sul golfo di Corinto, e del santuario tardo arcaico e classico costruito sullo stesso sito. Le esposizioni includono utensili in pietra, vasi, armi, gioielli, busti, korai in miniatura, statuette raffiguranti divinità femminili sedute, statuette di animali e vasi in miniatura. La kylix a figure rosse raffigurante un atleta incoronato è particolarmente degna di nota.

Krisa posta sullo sperone nell’ultima ramificazione del Parnaso si eleva nella piana sottostante Delfi: qui gli scavi hanno messo in luce un importante abitato risalente al periodo Medio Elladico 1900 a.C. ca. Le abitazioni di questo periodo denunciano una certa agiatezza ed importanza del luogo: nella decorazione della ceramica frequenti i richiami a Creta e alle Cicladi. A questo periodo appartengono una trentina di tombe. Il periodo che termina con un evento catastrofico rilevato da uno spesso strato di ceneri. La città si riprende nel periodo premiceneo.

– Reperti archeologici di Kallio (Piano terra, Spazio B)
Sculture provenienti dall’importante città etolica di Kallio, scavate prima che fosse sommersa dal lago artificiale Mornos, compongono questa unità espositiva. La statua di Persefone in piedi su un antico podio è particolarmente interessante.

– Reperti archeologici da vari siti dell’antica Focide e della Locride occidentale (piano terra, spazio C)
Questa unità presenta reperti da Lilaia, il santuario rurale di Demetra a Erochos, dalla tomba a tholos micenea a Moulki vicino a Itea, dagli insediamenti e dalle tombe preistoriche di Chrysos e dalle tombe di Agia Efthymia, Kampos ed Eratini. Gli oggetti esposti sono per lo più vasi, statuette e gioielli preistorici.

– Reperti archeologici da Amfissa (primo piano)
Questa unità comprende reperti provenienti da scavi di salvataggio di lotti edificabili ad Amfissa, che sono stati raggruppati tematicamente per illustrare diversi aspetti della storia e della vita della città dai primi tempi storici alla tarda antichità. Occasionalmente, reperti provenienti da altri siti sono inclusi per completare ogni unità tematica. Attività edilizie, vita domestica, dieta, occupazioni di uomini, donne e bambini, vita pubblica, medicina, laboratori di ceramica, metallurgia, sepolture, vasi di vetro, religione, culto, teatro, danza e musica sono i temi trattati dalla mostra. Gli oggetti esposti sono per lo più statuette, vasi e oggetti in metallo, tra cui un elmo di bronzo, una brocca a figure nere raffigurante un satiro e monete d’oro sono particolarmente degni di nota.

– Scambio di monete (primo piano, piccola sala)
La piccola sala al primo piano ospita una mostra sulla storia della monetazione e sullo sviluppo dello scambio dall’antichità ai giorni nostri. La mostra comprende oggetti della collezione di Drosos Kravartogiannos, un farmacista di Amphissa e amante delle antichità, unità di scambio pre-moneta dal santuario rurale di Demetra a Erochos, il “tesoro di Amfissa” e reperti provenienti da vari scavi del Decimo Eforato delle antichità preistoriche e classiche.

– Iscrizioni e mosaici (Cortile)
Nella parte coperta del cortile sono esposte iscrizioni e mosaici provenienti da edifici secolari e da basiliche paleocristiane.

Le sue origini risalgono addirittura all’epoca micenea, come dimostrano i recenti ritrovamenti archeologici. Tra i tesori archeologici spiccano le mura dell’antica acropoli, che risalgono al VII-VI secolo a.C., e il tempio di Asclepio. Un tempo famosa per il commercio e l’arte, Amfissa conserva ancora oggi il fascino di quel periodo glorioso, rappresentando un vero tuffo nella Grecia antica.

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