La Fondazione di Argo
Argo è una delle città più antiche della Grecia, il suo nome può avere origine pregreca quindi pelasgica, situata nel Peloponneso orientale, nella fertile pianura dell’Argolide, è ricca di storia e di monumenti che ne testimoniano la grandezza nei secoli. Argo è stata uno dei centri più importanti durante il periodo miceneo, sulla collina dell’Aspis si trova un insediamento miceneo databile tra il 2000 e il 1600 a.C.. Dopo il periodo del medioevo ellenico la supremazia militare di Argo nel Peloponneso e su Sparta si mantenne fino al 600 a.C., proprio di quest’ultima fu acerrima rivale condividendone le stesse origini doriche. Esplorare Argo significa fare un viaggio nel tempo, tra resti archeologici e testimonianze che risalgono a migliaia di anni fa, grazie anche alla documentazione lasciataci da storici come Pausania ed Erodoto.


L’Heraion di Argo è un antico santuario dedicato a Era, la dea protettrice della città di Argo. Situato nella fertile pianura argiva, il santuario è stato un importante centro religioso fin dal periodo miceneo.
Argo, una delle città più antiche della Grecia, è ricca di storia e di monumenti che ne testimoniano la grandezza nei secoli.
Μέθανα, Κοινότητα Λουτροπόλεως Μεθάνων, Δημοτική Ενότητα Μεθάνων, Δήμος Τροιζηνίας – Μεθάνων, Περιφερειακή Ενότητα Νήσων, Περιφέρεια Αττικής, Αποκεντρωμένη Διοίκηση Αττικής, 180 30, Grecia
Nafplio, un gioiello sul mare è una delle mete preferite sia dai turisti greci che da quelli internazionali, affascinando per la sua architettura, le spiagge, i monumenti storici e l’atmosfera rilassata.
Comunità di Midea, Unità comunale di Midea, Comune di Nafplion, Unità regionale di Argolide, Regione del Peloponneso, Grecia
Dendra, Comunità di Manesis, Unità comunale di Midea, Comune di Nafplion, Unità regionale di Argolide, Regione del Peloponneso
Argo, siti archeologici e museo
La Fondazione di Argo e l’Era Micenea
Secondo la mitologia greca, la fondazione di Argo viene attribuita a Inaco, uno dei più antichi re mitici e, per tradizione, figlio del dio fiume omonimo. Inaco fondò il regno e i suoi successori, come Foroneo e Danao, continuarono a sviluppare e potenziare la città. Argo viene citata frequentemente anche da Omero nell’Iliade, dove si narra che l’eroe Diomede, uno dei principali combattenti greci, provenisse proprio da questa città. Durante il periodo miceneo (circa 1600-1100 a.C.), Argo fu una potenza dominante nella regione, rivaleggiando con altre città micenee come Micene e Tirinto. Si pensa che il suo territorio fosse densamente popolato e prospero, con centri fortificati, palazzi e santuari, anche se in età classica la città ha parzialmente declinato in favore di Micene.
ARGO, Testimonianze Storiche
Le antiche cronache di Pausania, storico e geografo greco del II secolo d.C., rappresentano una delle fonti principali per comprendere l’importanza di Argo. Nei suoi scritti, Pausania descrive accuratamente i luoghi sacri e i templi di Argo, soffermandosi sul santuario di Hera, uno dei più importanti della città. Strabone, nel suo lavoro geografico, fa un quadro dettagliato della regione dell’Argolide, descrivendo l’importanza strategica e culturale di Argo in epoca ellenistica. Anche Erodoto menziona Argo, soprattutto in relazione alla sua posizione durante le guerre persiane, sottolineando l’abilità militare degli Argivi e il loro legame con la tradizione militare greca.
L’Importanza del sito archeologico di Argo
Argo offre uno straordinario patrimonio archeologico che testimonia la sua lunga storia, dai resti micenei alle tracce della città classica. Uno dei siti più importanti è il teatro antico di Argo, costruito nel V secolo a.C., uno dei più grandi della Grecia antica, che poteva ospitare fino a 20.000 spettatori. Il teatro fu utilizzato per secoli per rappresentazioni e assemblee pubbliche, e oggi è ancora in ottime condizioni, offrendo una visione imponente della città.
Nel sito archeologico di Argo, Accanto al teatro si trova l’Odeion, un piccolo edificio circolare usato per spettacoli musicali e oratori. A poca distanza è possibile visitare le rovine dell’Agorà, cuore economico e sociale della città antica, e del santuario di Apollo Lyceios. Nel sito di Larissa, la cittadella fortificata di Argo, è possibile ammirare una fortezza che ha subito diverse modifiche nel corso dei secoli, dalle epoche greca a quella bizantina e medievale. La vista panoramica da Larissa sulla piana dell’Argolide è mozzafiato.
Argo: Cosa vedere
Il sito archeologico e il Teatro di Argo

Uno dei punti salienti del sito archeologico di Argo è il suo antico teatro, risalente al IV secolo a.C. Questo teatro, in grado di ospitare oltre 20.000 spettatori, è un esempio monumentale dell’architettura teatrale greca. Nonostante il tempo abbia lasciato il suo segno, le rovine offrono una chiara visione della struttura originaria, con una cavea imponente e un’orchestra circolare che ha ospitato innumerevoli rappresentazioni drammatiche e cerimonie religiose.




La sua vasta cavea (la gradinata semicircolare per gli spettatori) è scavata direttamente nella roccia della collina di Larisa, una caratteristica che lo distingue da molti altri teatri greci, spesso costruiti con blocchi di pietra. Questa tecnica non solo garantiva una struttura solida, ma sfruttava anche la topografia naturale per migliorare l’acustica, permettendo agli spettatori di ascoltare chiaramente le performance anche dai punti più alti.
Il teatro era originariamente dedicato a Dioniso, il dio del vino e del teatro, e ospitava tragedie, commedie e celebrazioni religiose in suo onore. La presenza di un’ampia orchestra circolare, tipica dei teatri greci, riflette l’importanza della danza e della musica nelle rappresentazioni teatrali dell’epoca.
Un muro di mattoni di fango, che si eleva fino a 11 m di altezza nel sud-est del Teatro, appartiene alle Terme Romane di Argo, un grande complesso termale pubblico. In questa zona, durante il II secolo a.C., doveva preesistere un santuario dedicato a Serapide, una divinità egizia venerata nell’Egitto ellenistico e che combinava elementi degli antichi dei egizi Osiride e Api . Il suo culto fu introdotto in terra ellenica nel 280 a.C. da Tolomeo I Sotere, uno dei successori di Alessandro Magno, nel tentativo di unire le percezioni religiose greche ed egizie. In questa divinità ctonia furono assimilate altre divinità greche ed egizie antiche, come Plutone, Asclepio, Zeus Ammon e Nilo.



I serapei mantennero la loro importanza anche in epoca romana, proprio a Roma erano presenti diversi templi di questo tipo, nel Campo Marzio sorgeva il tempio egizio più grande di Roma, altri furono edificati sul Quirinale, Villa Adriana, Ostia e Napoli. Nel 100 d.C., il Sarapeion aveva la forma di un grande cortile colonnato. Lungo il suo lato occidentale, tre stanze conducevano a una grande stanza che terminava con un arco. All’interno della stanza vi era una cripta, collegata a un corridoio sotterraneo, che conteneva tre sarcofagi porosi.
Durante il regno dell’imperatore Adriano (117-136 d.C.), un complesso di bagni terapeutici fu installato in questa zona. Il complesso era sotto gli auspici di Asclepio, il cui culto sostituì progressivamente quello di Serapide. Asclepio è menzionato anche dal viaggiatore Pausania, che visitò Argo durante il II secolo d.C.
In epoca imperiale romana (II-III sec. d.C.), il santuario fu trasformato in un complesso termale pubblico che occupava la galleria e il cortile colonnato, mentre le stanze nella parte occidentale venivano mantenute. La grande stanza, con gli imponenti archi del suo tetto, era utilizzata come luogo di ritrovo pubblico e di socializzazione (basilica thermarum). Attraverso la stanza centrale, i visitatori venivano condotti in una stanza oblunga con una panca perimetrale in mattoni di fango, utilizzata piuttosto come spogliatoio. Da questa zona e attraverso due stanze simmetriche, si accedeva alla stanza del bagno freddo (frigidarium). Dei condotti conducevano le acque di scarico dalle vasche da bagno alle grondaie sotto il pavimento. Le nicchie semicircolari e rettangolari nelle pareti erano decorate con statue, mentre le vasche da bagno erano delimitate da colonne di marmo verde con capitelli corinzi bianchi. Seguiva una piccola stanza inizialmente usata come spazio ausiliario o latrina e in seguito trasformata in bagno. Dall’ultima stanza non riscaldata i visitatori si disperdevano nelle stanze del bagno caldo. Il bagno caldo (caldarium) aveva tre stanze monumentali con due o tre vasche da bagno. Sotto i suoi pavimenti esistevano gli ipocausti, piccole colonne in mattoni crudi, che consentivano la circolazione dell’aria calda. L’edificio era incorniciato dalla Palestra a ovest e da una scalinata monumentale a est.
Il complesso termale funzionò fino all’epoca paleocristiana (V-VI secolo d.C.). La sua monumentale parte superiore rimase visibile dopo il suo abbandono e fu raffigurata dai viaggiatori insieme ai sedili del teatro. Gli scavi della Scuola Archeologica Francese, iniziati negli anni ’50, hanno portato alla luce il complesso edilizio e numerosi reperti mobili.
Il Santuario di Hera, l’Heraion di Argo
Vicino ad Argo si trovava anche uno dei santuari più importanti dedicati a Hera, la dea, come si può leggere anche nel IV libro dell’Iliade, era la protettrice della città di Argo e il sito, che si trova fra le antiche città di Micene ed Argo, potrebbe rappresentare il primo segno dell’introduzione del culto di Hera nella Grecia continentale. Il Santuario di Hera era un centro religioso di grande rilevanza, dove si celebravano riti e festival in onore della dea. Le rovine del santuario includono i resti del tempio principale, l’altare e varie strutture secondarie, che offrono uno sguardo affascinante sulle pratiche religiose dell’antica Grecia.
Il Museo Archeologico di Argo
Per completare l’esperienza, una visita al Museo Archeologico di Argo è d’obbligo. Il museo ospita una vasta collezione di reperti provenienti dagli scavi della zona, tra cui ceramiche, sculture e gioielli che testimoniano la ricchezza culturale della città attraverso i secoli. Tra i pezzi più significativi ci sono le statue di Ermes e Apollo, oltre a numerosi oggetti di uso quotidiano che raccontano la vita quotidiana degli antichi Argivi.



Cosa Vedere nei Dintorni di Argo
Oltre alla stessa Argo, ci sono molti luoghi di interesse nei dintorni:
- Micene – A circa 15 km, il sito archeologico di Micene è uno dei più importanti della civiltà micenea, con la celebre Porta dei Leoni e le tombe reali.
- Tirinto – Poco distante, le possenti mura ciclopiche di Tirinto sono un’eccezionale testimonianza dell’architettura micenea.
- Nauplia – La vicina città portuale è famosa per il suo centro storico e la fortezza veneziana di Palamidi.
- Santuario di Hera – Situato appena fuori dalla città, il santuario dedicato alla dea Hera è uno dei siti religiosi più antichi dell’Argolide.
Come Arrivare a Argo
Argo è ben collegata e facilmente raggiungibile. In auto, da Atene basta percorrere l’autostrada per circa 130 km verso Corinto e proseguire in direzione di Argo. La città è anche ben servita dagli autobus con partenze regolari da Atene e da altre città della regione.
Visitare Argo significa immergersi nella storia antica della Grecia e ammirare luoghi che raccontano leggende e storie millenarie. Le sue rovine, le testimonianze lasciate dagli antichi storici e il fascino dei suoi miti fanno di questa città un tesoro archeologico da scoprire, per tutti coloro che desiderano comprendere meglio le origini della civiltà occidentale.
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